La “bolla madre”: fantasmi di coppia e dropout in terapia
DOI:
https://doi.org/10.23823/jps.v2i2.43Abstract
Il caso descritto consente una riflessione sulle difese della coppia in terapia, in particolare sui fenomeni collusivi e la flessibilità del setting che, in taluni casi, può configurarsi come una scelta rischiosa del terapeuta per evitare un’impasse del processo terapeutico. La scelta di descrivere questa terapia nasce dall’intreccio fantasmatico sul materno, che ha garantito il legame di coppia fino alla crisi, ma anche dal dubbio che mi ha attraversato rispetto ad un possibile errore della coppia terapeutica: accettare la richiesta del marito di un colloquio individuale al termine del quale questi ha chiesto che fosse nascosto alla moglie. Quando è stato chiarito al marito che, nei successivi colloqui di coppia, sarebbe stato comunicato alla moglie del colloquio, la terapia si è interrotta.
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