Educare al pensiero per confrontarsi con la cultura camorristica
DOI:
https://doi.org/10.23823/jps.v3i1.51Abstract
L'articolo rappresenta una proposta interpretativa, dal punto di vista psicosociale, del fenomeno camorristico. Tale ipotesi prende in analisi non solo la storia di questa l'organizzazione criminale, ma anche il tipo di pensiero tipico delle famiglie a stampo mafioso e la cultura "materna" alla base di essa.
A seguire, verranno suggerite ipotesi di intervento utili, da un lato, allo sviluppo della comunità - per promuovere cittadinanza e legalità - e dall'altro, all'incremento, in ambienti educativi, di attività mirate allo sviluppo del sé e all'educazione di un pensiero autonomo. Tali interventi si giovano del gioco, delle attività sportive e della drammatizzazione teatrale come strumenti idonei al raggiungimento di questo obiettivo.
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