Il lavoro con le coppie: dalla formazione del terapeuta verso la maturità clinica
DOI:
https://doi.org/10.23823/jps.v6i1.99Resumen
L’articolo intende esplorare la complessità dell’intervento clinico con le coppie in connessione con la formazione dell’allievo al modello sistemico-relazionale. La competenza dell’intervento clinico con la coppia richiama la necessità di utilizzare concetti e costrutti appartenenti anche ad altri modelli. Mantenendo il vertice teorico-clinico sul modello sistemico-relazionale, ritenuto un potente strumento clinico di intervento, viene discussa la modalità di approccio al lavoro con le coppie durante la formazione sistemica.
La difficoltà, per un terapeuta in formazione, di acquisire una lente di osservazione relazionale può interferire con la complessità del lavoro clinico sulla coppia e con le forti risonanze che le stesse hanno nei vissuti interni degli allievi. L’incontro con le coppie, infatti, proprio perché richiama fortemente alle proprie coppie interne, è un potente attivatore di proiezioni e identificazioni, stimolando curiosità ed interesse, ma anche forte coinvolgimento emotivo, con possibili effetti sia sull’allievo singolo che sul gruppo in formazione.
Per tutti questi motivi, è necessaria un’attenta modulazione dei tempi di presentazione dei diversi costrutti teorici che possono essere utilizzati nel lavoro terapico con le coppie, per consolidare nell’allievo prima una solida base teorica del modello sistemico da cui solo secondariamente poter integrare ulteriori conoscenze utili per la clinica delle coppie.
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