L’arte della psicoterapia nel pensiero di Bateson

Autori

  • Pasquale Busso

Abstract

La psicoterapia è scienza o arte? Con questo interrogativo l’articolo si confronta con l'epistemologia batesoniana esposta in Verso un’ecologia della mente.

Partendo dalla costatazione che ‘nella storia naturale dell’essere umano vivente, l’ontologia e l’epistemologia non possono essere separate’, ci  soffermiamo sui ‘circuiti di contingenza interconnessi’, ovvero quei circuiti in cui materia e pensiero non sono scissi, ma componenti complementari di un processo mentale, i cui confini non coincidono affatto con i confini del corpo, dell’io o della coscienza.

Viene preso in considerazione il concetto di “finalità cosciente”, intesa come posizione dell’uomo rispetto ai processi vitali di fronte ai quali possiamo solo interagire preparando le condizioni, mantenendo chiara la consapevolezza che l’intero processo non dipende dalla volontà. Il concetto di “finalità cosciente” è strettamente connesso al concetto di ‘io’, falsa reificazione di un sistema più vasto di processi interconnessi. 

Nel setting di psicoterapia questi concetti ci interrogano e si coniugano nel setting clinico. Quali cambiamenti si possono ipotizzare, partendo da una posizione di saggezza, per distinguere che cosa non si può cambiare da che cosa è possibile cambiare ?.Infine, l’articolo si sofferma sul concetto di ‘doppio legame’ considerato non quale strumento di osservazione diagnostica, ma come guida in terapia che consente di elaborare la reificazione dell’io e dei processi di riconoscimento familiari.

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Pubblicato

2022-11-26

Fascicolo

Sezione

Sezione Speciale: Verso un'Ecologia della Mente 50 anni dopo

Come citare

L’arte della psicoterapia nel pensiero di Bateson. (2022). Journal of Psychosocial Systems, 6(2), 1-11. https://jpsjournal.org/new/ojs/index.php/JPS/article/view/103