“Il filo tra le generazioni”: una lente sui legami familiari attraverso l’esperienza del role-playing
DOI:
https://doi.org/10.23823/nm7c9s75Parole chiave:
role-playing , identità familiare, legami intergenerazionali, ciclo di vita, formazione psicoterapia sistemico-relazionaleAbstract
Oggi parlare di famiglia significa entrare in un mondo complesso, in continuo movimento: i ruoli cambiano, i significati si riscrivono, a volte anche da una generazione all’altra. In questo articolo, proviamo a guardare alla famiglia come a un organismo vivo, fatto di legami, memorie e storie che si intrecciano e che, nel tempo, costruiscono l’identità — non solo del singolo, ma della collettività. Il role-playing, in questo senso, non è solo una tecnica: è una lente.
Una possibilità per accedere alle dinamiche familiari, esplorarle, metterle in scena. Che sia in una stanza di terapia, in un’aula di formazione o in un’equipe terapeutica, il role-playing può rivelare molto di ciò che si muove "dietro le quinte" di una famiglia. Attraverso l’esperienza de "Il filo tra le generazioni", realizzata durante un training di psicoterapia, mostreremo come il gioco di ruolo possa rappresentare uno strumento utile per approfondire i costrutti del modello sistemico-relazionale, ed in particolare della teoria di Eugenia Scabini, offrendo una chiave di lettura operativa per comprendere i legami familiari e il loro impatto evolutivo.
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