Rischio genetico, filiazione psichica ed individuazione: un caso psico-oncologico

Autori

  • Rossana Vista psicologa, psicoterapeuta, docente ECOPSYS, Napoli, ITALIA

DOI:

https://doi.org/10.23823/k3wqhs20

Parole chiave:

psico-oncologia, ereditarietà genetica, processo d’individuazione, psicoterapia sistemica, supervisione

Abstract

L’esperienza del cancro, influenza la qualità di vita dei pazienti, non solo per quanto riguarda la dimensione individuale, ma anche per ciò che concerne la sfera relazionale. Difatti il cancro modula le relazioni interpersonali dei pazienti, in particolar modo quelle familiari. Ammalarsi di cancro non è un avvenimento infrequente nella vita familiare, eppure ogni volta che un membro della famiglia si ammala di cancro, questa evenienza viene vissuta come inattesa. Gli studi in letteratura inerenti all’ambiente familiare dei pazienti oncologici, segnalano due tipi di fenomeni: l’uno concerne le trasformazioni degli affetti e dei rapporti della famiglia, l’altro mette in rilievo i riflessi psicologici e/o psicopatologici della malattia per i caregivers. Il caso di Gabriella pone in rilievo come il decorso della malattia oncologica della madre, di cui si è fatta carico, da un lato abbia trasformato il suo sistema familiare, impattando negativamente sulle relazioni, dall’altro abbia portato alla manifestazione di attacchi di panico e ansia. Gabriella ha dovuto ripensare in termini nuovi e inaspettati la propria vita futura, cercando di integrare nel proprio sé, le modificazioni fisiche e psicologiche.

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Pubblicato

2025-05-19

Fascicolo

Sezione

Casi clinici

Come citare

Rischio genetico, filiazione psichica ed individuazione: un caso psico-oncologico. (2025). Journal of Psychosocial Systems, 9(1), 12-19. https://doi.org/10.23823/k3wqhs20

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