Setting online e offline: riflessioni cliniche
DOI:
https://doi.org/10.23823/x7vaad52Parole chiave:
terapia online, terapia offline, setting, confronto, relazioneAbstract
Con la diffusione della pandemia da Covid-19, la letteratura scientifica si è arricchita di contributi che evidenziano le ottime risorse del setting online, attorno a cui c’è stata una faticosa riorganizzazione da parte di pazienti e terapeuti nel periodo pandemico. Tuttavia, è necessario chiedersi quanto il frequente passaggio dall’offline all’online e viceversa sia funzionale e per il clinico e per il paziente.
Nello sforzo di effettuare un confronto, appare irrealistica la possibilità di ritenere perfettamente intercambiabili le due modalità, caratterizzate da differenti vantaggi e svantaggi, limiti e risorse, che hanno a loro volta ripercussioni sull’assetto mentale della coppia terapeutica.
A partire da una specifica esemplificazione clinica, tale contributo mira ad evidenziare punti di contatto e di divergenza tra configurazioni online e offline della terapia e intende aprire una riflessione sul rischio di un trasferimento da un setting all’altro nel corso di un processo terapeutico.
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