Diritti umani e rispetto della cultura.
La storia dei Talibè in Guinea Bissau da una prospettiva etnopsicosociale
DOI:
https://doi.org/10.23823/ctse2m84Parole chiave:
Bambini Talibè, Prospettiva etnopsicosociale, Guinea Bissau, Contesto psicosociale, Interventi psicosocialiAbstract
Questo articolo esamina il complesso fenomeno dei bambini Talibè nel territorio tra Guinea Bissau e Senegal, cercando di analizzarlo dalle diverse prospettive dei vari soggetti coinvolti. Molti bambini guineani vengono mandati dalle loro famiglie a studiare in scuole coraniche tipicamente senegalesi. Queste scuole sono gestite da insegnanti chiamati "marabout". In queste scuole, il bambino si trova spesso (i bambini mandati in queste scuole sono maschi) a dover passare la maggior parte delle sue giornate per strada a chiedere l'elemosina per poter poi portare una certa somma di denaro all'insegnante. L'insegnamento del Corano, quando avviene, dura solo poche ore al giorno ed è svolto in modo ripetitivo e mnemonico. L'obiettivo è quello di offrire al lettore un'analisi completa del fenomeno che parta dalla voce dei vari protagonisti. Si parte dalla visione generale del contesto e del fenomeno per poi entrare nel dettaglio raccontando alcune storie e dando voce ai protagonisti coinvolti. Si cerca poi di sintetizzare quanto emerso cercando di offrire alcuni spunti utili per possibili interventi, sempre partendo dalle esperienze passate cercando di aprire nuovi orizzonti.
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